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Il chimico Jan Halámek propone un approccio biometrico per proteggere i dispositivi elettronici: il sudore!

Halámek, un assistente professore di chimica presso l'Università di Albany,  propone un nuovo approccio di autenticazione basato sulla biometria per sbloccare dispositivi mobili e indossabili, come smartphone e orologi intelligenti.


L'approccio si basa sull'analisi delle secrezioni della pelle - o del sudore - per costruire un profilo di amminoacidi che è unico per il proprietario del dispositivo. Il profilo verrebbe memorizzato all'interno del dispositivo e utilizzato a fini identificativi ogni volta che viene effettuato un tentativo di sblocco.


"Stiamo sviluppando una nuova forma di sicurezza che potrebbe cambiare completamente il processo di autenticazione dei dispositivi elettronici ", ha detto Halámek. "Usare il sudore come identificatore non può essere facilmente imitato / hackerato da potenziali intrusi: è quasi a prova di tutto".


L'approccio non solo migliorerà i metodi di autenticazione correnti, ma aiuterà anche le persone con determinate disabilità, che potrebbero non essere in grado di muovere le dita in una posizione specifica per aprire il dispositivo o avere un custode che sta sbloccando il dispositivo senza permesso. Il proprietario del dispositivo non dovrebbe inoltre ricordare un passcode.